Saga Coffee: si scrive salvataggio si legge fregatura

Saga Coffee: si scrive salvataggio si legge fregatura

La vertenza della Saga Coffee è diventata in questi mesi di rilievo nazionale, l’emblema dell’arbitrio e del sopruso con i quali agiscono i padroni, soprattutto quelli più grandi e potenti come le multinazionali e i fondi di investimento.
Di fronte all’esito totalmente insoddisfacente dell’incontro di ieri in regione, conclusosi con la proposta di mantenere al lavoro solo 150 lavoratori su circa 220 nella migliore delle ipotesi con il nuovo progetto industriale, oltretutto prevedendo una rioccupazione graduale di questi lavoratori nell’arco di tre anni, non si può attendere oltre sperando di spuntare condizioni migliori.
Non si può fare a meno di sottolineare inoltre che il licenziamento di decine di lavoratori è comunque previsto anche a fronte della partecipazione, definita “indispensabile” dagli imprenditori che stanno trattando l’acquisto di Saga Coffee, alla nuova società della agenzia pubblica Invitalia, specializzata nel sostegno alle imprese private, alla quale si vanno ad aggiungere ulteriori incentivi garantiti dalla regione Emilia-Romagna.
La lotta deve quindi continuare, con tutti i lavoratori di Bologna uniti alle lavoratrici e ai lavoratori della Saga Coffee, nella solidarietà come è stato finora ma anche nella mobilitazione.
È ora che la CGIL proclami lo sciopero generale cittadino a sostegno della lotta e per rispedire al mittente queste proposte inaccettabili.
La vertenza Saga Coffee non si potrà risolvere grazie agli imprenditori né ai politici ma la via d’uscita è unicamente nelle mani delle lavoratrici e dei lavoratori.

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