Stabilizzazioni educatrici Comune di Bologna: da precarie a part time involontarie!
Stabilizzazioni educatrici Comune di Bologna: da precarie a part time involontarie!
Il Comune di Bologna comunica di voler assumere circa 48 educatrici del cosiddetto “part time di chiusura” (sono il personale educatore che gestisce l’orario prolungato dei nidi a Bologna) a tempo indeterminato, oltre alla copertura di tutti i posti vacanti nei nidi e nelle scuole d’infanzia, altri 46 posti circa. Quindi viene annunciato per il prossimo anno scolastico un’assunzione 100 persone per “rafforzare i servizi 0-6”. Peccato che la metà siano part time. Si rischia così di passare dalla precarietà occupazionale a quella economica.Dopo anni di precarietà passati a fare supplenze, a girare da un nido all’altro, ad aspettare di essere stabilizzati, quello che si prospetta è un’assunzione a tempo indeterminato (e su questo siamo contenti) ma con uno stipendio troppo basso.Chi, per qualsiasi motivo (figli a carico, mutuo, affitto ecc.), non può permettersi di vivere con un lavoro part time sarà costretto a decidere se accettare il posto fisso oppure uno stipendio decente (che con l’inflazione che corre e i prezzi degli immobili a Bologna anche quello full time non basta più).In questo modo si prospetta anche per gli anni a venire la condizione per cui i neo assunti siano part time e quindi anche i vincitori dei futuri concorsi si troverebbero di fronte un contratto di questo tipo. Non proprio una prospettiva allettante. Per questo chiediamo che questi posti siano trasformati in full time oppure sia data possibilità alle lavoratrici di scegliere quale tipo di contratto.
Nico Maman (Rsu Fp Cgil Comune di Bologna)