Contro il golpe in Perù
L’area d’alternativa in CGIL Giornate di marzo aderisce alla campagna internazionale contro il golpe in Perù e la conseguente brutale repressione del governo golpista contro i lavoratori e i giovani che vi si stanno opponendo nelle piazze, sulla base del testo redatto da sindcalisti peruviani che riportiamo.
Per adesioni: giornatedimarzo@gmail.com
Contro il golpe in Perù
Per la liberazione di Pedro Castillo e tutti gli attivisti arrestati
Il governo illegittimo di Dina Boluarte ha dichiarato lo stato d’emergenza in varie regioni e il coprifuoco a Puno di fronte alle continue proteste contro il golpe. Inoltre sono stati arrestati diversi influenti attivisti sindacali e sociali, tra essi il segretario generale del sindacato CGTP della provincia di Lima, Everardo Cadillo Huerta, così come la presidentessa e 7 dirigenti del Frente de Defensa de Ayacucho. Sono state inoltre avanzate accuse calunniose di “terrorismo” allo scopo di criminalizzare il movimento, o accuse di “legami con il narcotraffico” o “aver ricevuto armi dalla Bolivia”.
La brutale repressione statale ha provocato almeno 50 morti, assassinati dall’esercito e la polizia su ordine della “presidente” illegittima Boluarte dall’inizio del golpe contro il presidente Castillo il 7 dicembre.
La principale confederazione sindacale del paese, la CGTP, ha convocato uno sciopero generale per il 19 gennaio e i manifestanti di tutto il paese si stanno concentrando nella capitale, Lima, per una nuova Marcia “de los 4 Suyos”.
Facciamo appello alle organizzazioni sindacali, giovanili e studentesche di tutto il mondo ad approvare risoluzioni di solidarietà, organizzare picchetti e assemblee pubbliche per condannare questo attentato ai diritti democratici, esigere la liberazione immediata dei dirigenti sociali e sindacali detenuti e ripudiare il governo golpista di Dina Boluarte.
Contra el golpe en Perù
Por la liberacion de Pedro Castillo y todos los activistas presos
El gobierno ilegítimo de Dina Boluarte ha declarado el estado de emergencia en varias regiones y el toque de queda en Puno ante las constantes protestas contra el golpe. Además ha procedido a la detención de destacados activistas sindicales y sociales en las últimas horas, entre ellos el secretario general del sindicato CGTP de la provincia de Lima, Everardo Cadillo Huerta, así como la presidenta y 7 dirigentes del Frente de Defensa de Ayacucho, además de intentar criminalizar a todo el movimiento con calumniosas acusaciones de “terrorismo”, “vínculos con el narcotráfico” y “haber recibido armas de Bolivia”.
La brutal represión estatal ha dejado ya por lo menos 50 muertos, asesinados por el ejército y la policía por orden de la ilegítima “presidenta” Boluarte desde el golpe contra el presidente Castillo el 7 de diciembre.
La principal confederación sindical del país, la CGTP, ha convocado una huelga general para el 19 de enero, y manifestantes de todo el país se están concentrando en la capital, Lima, en una nueva Marcha de los 4 Suyos.
Las organizaciones sindicales, juveniles y estudiantiles de todo el mundo deben aprobar resoluciones, organizar piquetes y actos públicos para condenar este atentado contra los derechos democráticos, exigir la liberación inmediata de los dirigentes sociales y sindicales detenidos y repudiar el gobierno golpista de Dina Boluarte.