Scandali, corruzione e sfruttamento nella logistica, il capitalismo è marcio dalle sue fondamenta!

Una dopo l’altra, le multinazionali della logistica che per decenni hanno fatto grandi abbuffate, ultima durante la pandemia, non smettono di essere ingorde anche in periodi inversi.

La logistica continua a essere garanzia di profitti, così è stato durante la pandemia, e anche ora nonostante i volumi delle consegne sono leggermente calati.

Il mercato ha sempre qualche opportunità da offrire in questo settore, il motivo è semplice, puoi spostare le fabbriche, gli uffici, i call center, per abbassare i costi di produzione ma la distribuzione rimane sempre sul posto.

Da qui la necessità di uno sfruttamento sempre intensivo dei lavoratori, autisti, magazzinieri, amministrativi, tutto quello che non si può spostare, sapendo che comunque, che ci sia la crisi, la guerra in Ucraina, l’inflazione o appunto una pandemia, il settore renderà sempre profitto.

A questo si aggiunge ora l’inchiesta della magistratura che ha scoperchiato gli illeciti contabili (evasione ed elusione di IVA) ed illeciti retributivi e contributivi in BRT, dove ovviamente a farne le spese sono stati decine di migliaia di lavoratori.

Dopo il primo scandalo della Ceva a Stradella nel 2019 (297 mln di euro sequestrati), a cadere, ed anche rumorosamente, è stata DHL supply chain 2021 (sequestrati 20 mln di euro), che si è pulita la coscienza e il bilancio con l’assunzione diretta di un migliaio di magazzinieri. Poi è stata la volta di GLS 2021

Oggi a cadere sono due colossi del settore a capitale francese, Geodis e BRT.

Quindi un sistema diffuso, e fino ad oggi anche tollerato se si considera che delegati e sindacati, tutti, da anni denunciano la giungla degli appalti, condizioni inaccettabili, caporalato e quant’altro, negli appalti dove il committente è una multinazionale.

Ma con l’inchiesta in BTR, si fa un salto di qualità non solo per l’ammontare dell’evasione, sequestrati 120 milioni di euro, ma anche dal punto di vista dell’analisi del fenomeno corruttivo. Multinazionali e propri commensali che realizzano enormi profitti con il minimo di investimento economico dalla massima resa: lo sfruttamento e il ricatto di persone che preferiscono lavorare onestamente -seppur mal pagati- che delinquere come fanno questi, nelle pieghe delle norme.

Un’evoluzione del processo degenerativo di questo settore – la logistica – dove oggi non basta sequestrare fondi e patrimoni a titolo cautelativo e risarcitorio ma si procede persino nell’ “amministrazione controllata della società” per mantenere una continuità produttiva viva, fatta da migliaia di lavoratori e le loro famiglie

Non si parla più di uno “schema” di illecito orchestrato da parte di un “club” di manager spericolati avvezzi allo sfruttamento e alle ruberie ma di un sistema che persino una legislazione farraginosa in cui si trova sempre il modo per fare concessioni non è più in grado di tollerare.

Ricordiamoci che la Lega, si è intestata il merito della deregolamentazione dei sub-appalti nell’edilizia, che favorirà ancora più lavoro nero, evasione, elusione e incidenti sul lavoro.

Con meno “lacci e laccioli” si potrà subappaltare all’infinito appalti e servizi che non verranno nemmeno messi a gara sotto ai 5milioni di euro.

Ebbene la procura di Milano afferma: chiunque prenda in mano quella società anche se onesto e ligio alle regole è destinato a ripetere quegli illeciti! Secondo i magistrati, non basta neppure “rimuovere le figure apicali di BRT”, per risolvere il problema del marcio, perché ciò lascerebbe inalterata l’organizzazione. Pertanto, chi andrebbe a ricoprire quei ruoli si “troverebbero nelle medesime condizioni tossiche dei loro predecessori il sistema illecito sarebbe destinato a perpetuarsi”. seppur lodevole queste affermazioni, è come svuotare il mare con l cucchiaino!

Il problema è che il sistema capitalista è marcio ed irriformabile! Un sistema che ha fatto dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo una modalità di produzione che avvantaggia alcuni e svantaggia i tanti … Brt, come tante altre imprese che non riescono a limitare la loro ingordigia di guadagno sono solo la punta di una montagna di merda che dobbiamo spazzare via! Le INTERNALIZZAZIONI sono un primo passo!