L’intervento dei compagni di Giornate di marzo all’assemblea generale della Fiom
Il documento conclusivo dell’Assemblea generale della Fiom tenutosi lunedì 29 maggio ha visto anche il nostro voto favorevole. Ciò è avvenuto dopo aver chiesto di aggiungere un passaggio che rendesse esplicito come il problema centrale delle prossime iniziative di lotta debba essere quello del salario e del recupero del potere d’acquisto. La segreteria della Fiom ha accolto la nostra richiesta inserendo la seguente frase :” Resta centrale per il sindacato il tema del salario e della ridistribuzione della ricchezza, per aumentare le retribuzioni, recuperare il potere di acquisto, tassare profitti ed extraprofitti.” Pur avendo preferito una formulazione più diretta abbiamo lo stesso ritenuto di dare un appoggio critico al documento. Ciò anche perchè con questo documento la Fiom ad oggi è l’unica categoria che in maniera inequivoca da un lato chiede alla Cgil di proseguire la lotta trasformando le manifestazioni in scioperi. Unitari se possibili, da soli se non lo è. Dall’alto per parte sua ha chiesto un mandato a proclamare sciopero nelle prossime settimane nei meccanici. Sempre unitari se possibile altrimenti da soli.
Serve una stagione di lotte con una strategia chiara a livello generale e confederale; serve che il salario venga posto al centro della battaglia. I lavoratori nell’ultimo anno hanno perso ben oltre i 200 euro al mese per colpa dell’inflazione e il trend è destinato a continuare aumentando ulteriormente questa perdita.
E’ necessario da subito aprire la vertenza sul salario, è necessario che sia la Fiom che la Cgil pongano al centro parole d’ordine e rivendicazioni all’altezza della situazione a partire dal ripristino della scala mobile.
Paolo Brini
Domenico Loffredo