Su i salari giù le armi, i lavoratori Bonfiglioli votano per la scala mobile
In Bonfiglioli Riduttori di Bologna, i compagni dell’area “Giornate di Marzo” hanno presentato nelle assemblee in preparazione allo sciopero metalmeccanico del 7 luglio l’O.D.G. su una nuova scala mobile e per dirottare le risorse economiche destinate alla guerra in Ucraina e al riarmo verso la sanità pubblica. Abbiamo stravinto: su 295 presenti alle varie assemblee i voti favorevoli sono stati 185, 5 i contrari e 59 gli astenuti.
Avevamo fatto dei passaggi in fabbrica nei giorni precedenti, volantinando con materiale che spiegava l’urgenza di affrontare questi temi.
Nelle assemblee i lavoratori hanno subito reagito positivamente soprattutto all’argomento relativo al riarmo e all’aumento delle spese militari. In Italia, dove la sanità è al collasso, spendere milioni di euro in armi per far continuare una guerra a pochi chilometri di distanza è davvero insensato e ideologicamente sbagliato. Lo stesso funzionario FIOM ha ribadito come la posizione della CGIL sia contro la guerra e l’invio di armi.
Sulla scala mobile invece l’intervento del funzionario ricalca la posizione che a Bologna ci sentiamo da parecchio tempo ripetere, ossia che la rivendicazione della introduzione di una nuova scala mobile era presente nel documento alternativo al congresso Cgil, che ha perso, e da ciò si deduce che gli iscritti alla CGIL siano contrari a questo provvedimento!
Dunque, secondo la segreteria FIOM-CGIL di Bologna, se secondo un recente sondaggio l’86,5% degli intervistati vuole la scala mobile, questi non sono nostri iscritti, che sarebbero invece compresi nel 13,5% di contrari. Noi pensiamo che un simile argomento non sia sostenibile.
Abbiamo visto votare l’ordine del giorno non solo nelle fabbriche in cui il documento alternativo ha vinto al congresso Cgil come in Bonfiglioli riduttori, ma anche da parte di sostenitori convinti della maggioranza Cgil. Così come con il salario minimo ed il superamento dell’Ipca, bocciati in documenti passati dell’area di opposizione ed ora assunti nel programma della maggioranza, lo stesso potrebbe succedere anche per la reintroduzione della scala mobile. Avere posizioni giuste e corrette, diffonderle e vedere che nel tempo i lavoratori le fanno proprie ci stimola ad andare avanti.