Grande successo del Presidio Maserati
Nonostante Stellantis nel 2023 abbia fatto profitti esorbitanti pari a 11 miliardi di euro, di cui una parte significativa grazie a Maserati, decide di mettere in cassa integrazione lo stabilimento di Modena senza riconoscere né il pagamento dei ratei né l’integrazione salariale così come invece richiesto dalla RSA della Fiom. Ancora una volta si spremono i lavoratori come limoni per fare utili e poi li si ringrazia, scaricando sulle loro spalle e sui soldi pubblici i periodi di calo di commesse.
Il tutto in un contesto che vede tutto il gruppo Stellantis pericolosamente inclinato nella direzione di ridurre il più possibile la produzione in italia. Di questa incertezza è parte anche Maserati per cui, a detta della Direzione aziendale, è sì prevista la produzione di un nuovo modello elettrico ma solo a partire dal lontano 2028!
Per tutte queste ragioni la RSa Fiom-Cgil ha organizzato un presidio venerdì 2 febbraio davanti ai cancelli e da lì i lavoratori sono andati in corteo fin sotto al comune dove era previsto un incontro con le istituzioni locali e regionali.
COMUNICATO SINDACALE FIOM
Lo stabilimento maserati di Modena ritorna in cassa integrazione!!!
Pochi giorni fa, ci è stato comunicato dall’ azienda che a fronte della forte contrazione di mercato e del conseguente calo della richiesta di ordini di vetture era necessario ricorrere all’uso massiccio degli ammortizzatori sociali.
È alquanto paradossale se si considera che il 2023 è stato l’anno in cui si è prodotto di più: le linee di montaggio sono state impostate a pieno regime e i lavoratori spremuti al massimo.
La conseguenza di queste dinamiche è sempre la stessa: lavorare al massimo ora e subito per creare dei buchi produttivi dopo, compensando con la cigo e i soldi pubblici.
La Maserati di Modena non è in crisi, anzi è un’azienda molto prospera chiudendo addirittura il 2023 con margini di profitti stellari come del resto anche l’intero gruppo Stellantis.
Ed è per questo motivo che non si può più accettare che la cassa integrazione gravi sempre sui soliti noti: operai ed impiegati addetti alla produzione, mentre i compensi dei manager aumentano sempre di più!!!
È molto giusto rivendicare la maturazione dei ratei e l’integrazione salariale.
Non si può più stare a guardare quando i profitti delle aziende sono sempre più grandi , mentre i problemi della classe lavoratrice sono sempre più piccoli.
Prospettive industriali:
L’amministratore delegato Grasso dichiara che entro il 2028 sarà sviluppato e prodotto il Bev ( vettura elettrica), ma non ci convince: come si gestirà questa fase da qui al 2028?!
Gli stabilimenti che hanno puntato sulla transizione energetica nel campo automotive stanno riscontrando non pochi problemi.
Occorre una soluzione diversa: un modello di vettura endotermico che traghetti questa fase fino al 2028. Diversamente l’utilizzo della cassa integrazione rappresenterà sempre una possibilità concreta.
Per tutte queste ragioni occorre mobilitarsi e allargare il fronte a tutti i lavoratori del gruppo. Serve un piano industriale che garantisca il futuro dell’intero gruppo Stellantis in Italia. In caso contrario deve essere lo stato ad intervenire direttamente!
RSA Fiom Maserati Modena. 31/01/2024