Sciopero riders: conquistare diritti con la mobilitazione! (Ita & Eng version)

Sciopero riders: conquistare diritti con la mobilitazione! (Ita & Eng version)

Lo sciopero del 26 marzo, lanciato dalla rete “RiderXidiritti” e proclamato dalle organizzazioni sindacali, rappresenta un passo positivo sulla via della lotta per i diritti dei rider, ma deve dotarsi di una piattaforma rivendicativa chiara e radicale. Serve una lotta prolungata e ampia per conquistare i diritti che spettano ai rider.

All’accordo truffa UGL-Assodelivery bisogna rispondere con rivendicazioni ambiziose, pretendendo un contratto da lavoratori dipendenti valido per tutto il settore che garantisca diritti, salari dignitosi e la fine della ricattabilità,rifiutando ogni soluzione che non garantisca questi presupposti. 

Essere dipendenti sotto la tutela di un contratto nazionale significa avere il diritto di avere contributi, malattia pagata, riconoscimento dell’infortunio (troppi in questo settore!), ferie, permessi retribuiti, 13esima, maternità, la stessa tutela contro il licenziamenti arbitrari e illegittimi, diritti che i lavoratori hanno conquistato con le lotte.

In quest’ottica va respinto anche il contratto proposto da JustEat che, se da una parte ammette l’esistenza di un rapporto di subordinazione, nella sostanza propone una soluzione ancora più precarizzante, salari inaccettabili, un monte ore garantito ridicolo.

Assodelivery è spaccata, i padroni delle piattaforme agiscono in ordine sparso e non hanno una strategia comune su come affrontare le trattative sindacali: il contratto “unitario” firmato tra Assodelivery e UGL si è rotto con l’uscita di JustEat, il mancato sostegno da parte del governo e le sentenze giudiziarie che mettono in dubbio l’inquadramento dei rider come lavoratori autonomi. Questo dà ampio spazio per un contrattacco efficace da parte dei lavoratori. In un settore che nell’ultimo anno ha triplicato il proprio fatturato, una lotta ben strutturata potrebbe comportare perdite ingenti per le aziende, costringendole a trattare pur di non rischiare blocchi importanti nelle consegne. Bisogna organizzare la lotta con assemblee in ogni città e per ogni piattaforma e il coinvolgimento dei lavoratori nelle decisioni e nei tavoli di trattativa.

Lottare per:

-Inquadramento di tutti i rider all’interno del CCNL trasporti e logistica

Contrattazione di secondo livello che possa affrontare le specificità e le problematiche affrontate dai rider, come il diritto di scegliere quando loggarsi

Assunzione di tutti i lavoratori attualmente operanti per le piattaforme senza ulteriori forme di selezione. L’assunzione risulta decisiva per agevolare tutti i riders stranieri nella richiesta di rinnovo dei permessi di soggiorno.

-Diritto per ogni lavoratore di scegliere tra assunzione part-time o full-time

Trasparenza degli algoritmi: i rider hanno il diritto di sapere come vengono assegnati gli slot e come viene retribuita ogni consegna. I rappresentanti dei lavoratori devono conoscere il funzionamento delle app e assicurarsi che non si applichino forme di discriminazione o violazione della privacy.

Rifiutare la trappola dell’autonomia, solo un altro nome per indicare l’autosfruttamento del cottimo. L’autonomia spinge il lavoratore a impegnare la propria forza-lavoro con la maggiore intensità possibile e con il maggior numero di ore possibili. Questo meccanismo genera una concorrenza per la sopravvivenza, una lotta al ribasso che non può favorire gli interessi dei lavoratori. 

Rispondiamo con l’unità dei lavoratori: solo con la lotta collettiva per il contratto si possono conquistare diritti e salari dignitosi per tutti.

Questa lotta deve inserirsi in quella più generale per il rinnovo del contratto della logistica (fermo da anni e che i padroni hanno detto che non intendono rinnovare), che deve rivendicare un deciso aumento delle retribuzioni in un settore che macina profitti ed è in continua espansione.

20200316-VolRiders

Qui sotto il volantino in inglese

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