Lavoratore morto a Novara, solo lo sciopero generale può fermare omicidi e repressione!

Lavoratore morto a Novara, solo lo sciopero generale può fermare omicidi e repressione!

Adil Belakadim, lavoratore e militante del Si Cobas, è stato investito e ucciso da un camionista che ha tentato di sfondare un picchetto, durante lo sciopero nazionale della logistica dei sindacati di base a Novara. Non si tratta di un incidente o una fatalità, ma di un omicidio per piegare una lotta.

Che il padronato abbia deciso, oramai da tempo, di intraprendere la linea dello scontro duro è evidente.

I fatti di Tavazzano sono solo uno degli ultimi episodi ma, da sempre, quando la lotta supera il limite che il padrone è disposto a tollerare, scatenano la violenza. Ieri con l’aggressione a Tavazzano, oggi con lo sfondamento di un picchetto, in generale con le forze dell’ordine in assetto antisommossa. Non solo nella logistica ma in ogni settore, a prescindere dal sindacato che organizza la lotta.

Questo omicidio si inserisce in un quadro, quello della logistica, dove prevale il massimo sfruttamento, orari e carichi di lavoro arbitrari, buste paga fantasma, assunzioni in gran parte precarie e lavoro nero.

Il sistema degli appalti e subappalti consente guadagni stellari alle multinazionali e condizioni inaccettabili per i lavoratori. Un sistema che massimizza il profitto e che quindi non deve cambiare.

Il messaggio è chiaro: anche dopo la pandemia devono essere i lavoratori a continuare a pagare la crisi. Non si muore solo davanti ai cancelli, ma anche nei cantieri e nelle officine. Nel 2021 i morti sul lavoro sono aumentati del 9%.

È ora di dire basta!

Come iscritti alla Cgil, pretendiamo che la nostra organizzazione dia una risposta ferma e immediata.

Le differenze tra sigle, in questo momento, non possono e non devono essere ostacolo alla mobilitazione. Davanti a tale scempio non devono esserci ambiguità e non ci si può limitare a comunicati di circostanza. La convocazione di assemblee nei luoghi di lavoro e la convocazione dello sciopero generale non sono più rinviabili. I lavoratori devono saperlo, il sindacato non stia a guardare e si mobiliti per proteggerli!

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