L’incontro tra i lavoratori della Ferrari e i lavoratori della GKN.
Giovedì 29 luglio i lavoratori della Gkn sono andati in delegazione davanti ai cancelli della Ferrari di Maranello dove ad attenderli c’era la Rsa Fiom Ferrari e la Fiom-Cgil di Modena.
L’iniziativa ha avuto come obiettivo quello di mettere tutti, non solo la multinazionale Melrose che di GKN è proprietaria, compresi i clienti più importanti di GKN tra cui appunto Ferrari e Maserati, davanti alle proprie responsabilità.
Dato che Ferrari fa della cosiddetta italianità del prodotto un suo punto di forza, i lavoratori GKN assieme a quelli Ferrari, mettendo il dito nella piaga, hanno “suggerito” che invece di farsi portare i semi assi dall’estero come accaduto dopo la chiusura dello stabilimento GKN di Campi Bisenzio, l’azienda di Maranello dovrebbe esercitare tutto il proprio peso politico per pretendere che il governo intervenga per garantire la salvaguardia dell’azienda fiorentina.
A questo si aggiunge una domanda altrettanto perentoria al governo. Perchè lo stato è potuto entrare direttamente in Ilva con una valanga di soldi pubblici (cioè di tutti noi) per garantire a Mittal i propri dividendi e scaricari sulla collettività i debiti dell’azienda e invece quello stesso stato non entra in aziende come GKN, che di debiti non ne ha, al posto della attuale proprietà per garantire centinaia di posti di lavoro e dunque per salvaguardare il bene collettivo?