SULLA NUOVA CAMPAGNA STAMPA CONTRO I LAVORATORI DI AMA
In questi giorni è in corso una campagna di stampa da parte dei principali quotidiani (Corriere della sera, Repubblica, Il Messaggero, Il Tempo) contro i lavoratori di Ama, prendendo spunto da un pessimo accordo siglato tra Azienda e Cgil-Cisl- Fiadel su presenza e produttività.
Con questo accordo, viene istituito un premio di 360 euro per i lavoratori che parteciperanno al piano di pulizia straordinaria dal 22 dicembre al 9 gennaio, con soli tre giorni di assenza ammessi.
Questo accordo taglia fuori tutti i lavoratori che usufruiscono della legge 104 (e dei permessi per i figli minori) e spinge i lavoratori, con un contratto scaduto da ventinove mesi, per ottenere sette euro al giorno a presentarsi al lavoro anche in condizioni di salute precarie.
La campagna di stampa equipara questo ad un premio per non assentarsi dal lavoro, mistificando la realtà.
Quello che loro chiamano assenteismo, che fra l’altro è in percentuale in linea con i dati nazionali, in realtà è composto da varie voci.
In questo pseudo-statistiche si mettono insieme: permessi di legge, ferie, malattie.
Malattie che, in questo settore, incidono particolarmente, tenuto conto del tipo di attività a contatto dei rifiuti, il sollevamento e la movimentazione dei bidoncini, tutte azioni che determinano molteplici malattie, aggiunte a l’età medio-alta dei lavoratori.
Si vuole addossare lo stato di degrado della città al presunto assenteismo dei lavoratori.
Buttano fumo in faccia ai lettori per nascondere i veri problemi dei rifiuti in questa città, vogliono nascondere le responsabilità delle giunte comunali che si sono alternate al governo della città in questi ultimi trent’anni.
La città è sporca perché in questi anni non si è intervenuti a sostituire i lavoratori andati in pensione che hanno determinato una carenza di circa 800 unità, non si è dotata l’azienda di un parco mezzi all’altezza dei servizi da svolgere, non si è costruita una rete di impianti per lo smaltimento dei rifiuti prodotti (circa 5.000 tonnellate al giorno).
Ma l’obiettivo reale di questa campagna di stampa è ben altro: costruire un’opinione pubblica favorevole ai processi di privatizzazione e di smembramento di Ama, processi, che come previsto dal PNRR, riguarderanno tutti i servizi pubblici locali.
La linea della giunta Gualtieri è chiara. Costruire, attraverso le sinergie con Acea (la prima grande ex municipalizzata di Roma che ha visto l’ingresso dei privati), un polo impiantistico destinato al recupero energetico dei rifiuti (termovalorizzatori, impianti biogas) e l’affidamento ai privati di spazzamento e raccolta. A fronte di questa offensiva, è compito delle organizzazioni sindacali, a partire dalla Cgil, ripristinare la verità, smascherare le operazioni padronali in corso e riaffermare la dignità dei lavoratori, costruire una campagna per il rilancio di un’ Ama pubblica sotto il controllo dei lavoratori nell’esclusivo interesse della collettività, un piano dei rifiuti che veda al primo punto il recupero e il riciclo con investimenti in personale e mezzi.