La lotta non si processa! Solidarietà ai compagni del SICOBAS e USB
Abbiamo appreso dai mezzi stampa che questa mattina all’alba quattro dirigenti del Si Cobas e quattro di Usb sono stati oggetto di perquisizione e sottoposti a misure cautelari da parte della procura di Piacenza. L’accusa è associazione a delinquere, violenza privata, interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale.
L’accusa sarebbe scaturita per l’attività sindacale svolta a Piacenza nei magazzini della logistica tra il 2014 e il 2021 per ottenere per i lavoratori condizioni migliori rispetto al contratto nazionale vigente.
Questa azione repressiva dice chiaramente che i lavoratori non devono aspirare a condizioni migliori, che nel caso della logistica poi in molti casi significa uscire dalla giungla degli appalti e sub appalti, molto spesso in condizioni inaccettabili.
Questo è solo l’ultimo di una lunga serie di atti repressivi a danno di chi si mobilita contro condizioni di lavoro insostenibili, atti repressivi che hanno lo scopo di colpire tutto il movimento sindacale.
I gravi fatti di oggi sono un attacco a tutti i lavoratori e al diritto di sciopero!
Come iscritti alla Cgil chiediamo che la nostra organizzazione dia una risposta ferma e immediata. Le differenze tra sigle in questo momento non possono e non devono essere ostacolo al diritto di aspirare a condizioni e salari dignitosi.
Solidarietà ai compagni del Si Cobas e Usb, tutte le misure restrittive e accuse devono essere ritirate.
Giornate di marzo – Area d’alternativa in CGIL