BOLOGNA – SULLO SCIOPERO GENERALE TERRITORIALE DEI SERVIZI PUBBLICI INDETTO DALLA FP CGIL
Pubblichiamo l’intervento che Avenir, fisioterapista di Villa Bellombra di Bologna, una casa di cura privata, ha fatto lo scorso 23 maggio, durante la manifestazione in occasione dello sciopero generale territoriale dei servizi pubblici indetto dalla FP CGIL.
Ciao a tutti, mi chiamo Avenir, un fisioterapista per villa Bellombra, della sanità privata.
Questo sciopero è anche un messaggio diretto a tutte quelle istituzioni (Ministero della Salute e Conferenza delle Regioni), che ci elogiano del grande servizio che forniamo (gli Angeli delle corsie ci chiamavano ai tempi del Covid), ma poi …ci ignorano bellamente restando in un silenzio inaccettabile davanti alle nostre richieste ed esigenze.
Un messaggio verso AIOP e ARIS che promettono, a vuoto, tavoli di trattativa e cambiamenti (necessari oggi più che mai). Ma che nel momento cruciale si tirano indietro fingendo di avere le mani legate e di non poter fare nulla. Impedendo la contrattazione. Eppure il riferimento è ad un settore nel quale sono presenti tanti gruppi economici e finanziari che fanno fior fior di profitti.
Pensate, il nostro Contratto è fermo ormai da quasi 6 anni!!! In questi 6 anni è successo di tutto: pandemia, colleghi che hanno pagato sulla propria pelle l’inadeguatezza di chi negli anni precedenti aveva tagliato sulla sanità; inflazione a 2 cifre, in questi 6 anni i nostri stipendi hanno perso abbondantemente oltre il 20% del loro valore. Eppure il nostro contratto per loro è bene che non si rinnovi!!!
Questo sciopero è importante e i lavoratori lo hanno capito! A Villa Bellombra dei 34 fisioterapisti ha scioperato il 90%. Un grande successo. Tra questi, diversi miei colleghi a tempo determinato hanno scioperato tra mille paure e perplessità. E come non capirli! La prima ragione per cui dovremmo lottare è cancellare la precarietà, perché ogni lavoratrice, ogni lavoratore, nessuno escluso, DEVE AVERE LA POSSIBILITÀ DI LOTTARE E DIFENDERE I PROPRI DIRITTI.
Questo sciopero è un messaggio pieno di rabbia, di tutti quei lavoratori della sanita privata, che vedono ogni giorno venire meno i loro diritti ad un salario dignitoso, ad una equiparazione contrattuale con i loro colleghi del pubblico e al rispetto quindi del LORO lavoro.
Questo sciopero è un messaggio forte alle tantissime direzioni aziendali che sono allergiche alla contrattazione, una contrattazione integrativa che, per quanto ci riguarda, è necessaria per migliorare le nostre condizioni di lavoro in azienda e integrare il nostro salario. Retribuzioni che, anche alla luce delle tante responsabilità che abbiamo, è un salario da fame. Queste aziende sono le stesse, poi, che si lamentano che i giovani professionisti sanitari appena possono si dimettono e se ne vanno. Le loro sono lacrime di coccodrillo!
Un messaggio anche verso i Sindacati, a quello che di recente è diventato il mio sindacato, la Cgil… e IL MESSAGGIO è…NOI CI SIAMO.
Siamo stufi di tutto questo e siamo pronti a combatterenper i nostri diritti. Mi è stato detto che i cambiamenti partono dal basso, dalle persone che faticano tutti i giorni, dai noi lavoratori…Ebbene Sindacati NOI SIAMO QUA…pronti alla mobilitazione… e non solo di uno sciopero sporadico una tantum, ma anche ad una mobilitazione più intensa se necessario. NOI SIAMO QUA … a urlare a gran voce … “BASTA, ABBIAMO BISOGNO DI CAMBIAMENTI!”, perché non vogliamo e non possiamo più aspettare.
La NOSTRA VOCE DEVE ESSERE ASCOLTATA