Golgi-Redaelli Milano: i lavoratori riprendono la parola!

All’istituto di riabilitazione ASP Golgi-Redaelli, davanti al continuo peggioramento delle condizioni di lavoro, da tempo è nato un comitato per sensibilizzare i lavoratori e contrastare l’immobilismo dei sindacati.
Come ogni anno e come ampiamente denunciato e previsto, con l’arrivo dell’estate il problema del sotto-organico si è aggravato, costringendoci a ritmi assolutamente insostenibili.
A giugno eravamo oramai consapevoli che avremmo dovuto affrontare il periodo estivo sobbarcandoci la piena responsabilità del benessere nostro e dei pazienti, completamente abbandonati come al solito dalla dirigenza, che si affidava al “nostro buon cuore” ignorando la graduatoria ancora aperta.
Nel frattempo il comitato ha continuato a lanciare l’allarme scuotendo anche le sigle sindacali. Tra i colleghi stanchi di subire è nato un senso di rabbia e ribellione. La RSU è stata costretta a prenderne atto e a convocare a luglio un’assemblea dei lavoratori, ma da comunicare quasi di soppiatto: zero volantini, zero informazioni. Anzi era evidente la speranza che non ci fosse partecipazione per poter dire: “Eh, i lavoratori non partecipano, non sono interessati!”
Ma il comitato ha svolto un lavoro di informazione capillare, reparto per reparto, lavoratore per lavoratore e l’assemblea è stata un successo, i colleghi sono scesi dai reparti e da casa c’è stato un collegamento consistente. Da anni non vedevamo una partecipazione così.
In assemblea i lavoratori hanno chiesto azioni concrete e coerenti, il dibattito è stato vivace con molti interventi. I rappresentanti sindacali, in evidente difficoltà, sono stati costretti a mettere ai voti le azioni di lotta da intraprendere. Il voto è stato unanime: aprire lo stato di agitazione e organizzare la lotta.
L’azienda ha allora proposto il taglio di pochi posti letto, di cui però avrebbero beneficiato solo alcuni reparti: troppo poco.
Davanti alla irricevibilità di questo provvedimento l’RSU si spacca. La CGIL decide da sola di congelare lo stato di agitazione. Le altre sigle, dopo un volantino del comitato in cui chiedevamo il rispetto del mandato dell’assemblea, decidono di appoggiare la lotta e si schierano contro l’ennesima presa in giro dell’azienda.
Il 6 agosto viene convocato un presidio/assemblea nella sede milanese del Golgi Redaelli. Nonostante il periodo estivo, la rabbia dei lavoratori e la forza propulsiva dell’assemblea ha creato un clima di partecipazione eccezionale. Il presidio è stato un successo. Da casa e dagli altri istituti sono arrivati moltissimi lavoratori e il presidio è diventato un corteo spontaneo.
Il messaggio era tutto politico. Non eravamo lì a chiedere personale per l’estate, perché l’estate era oramai finita. Eravamo lì a dire: ci avete ignorato e imbrogliato con promesse non mantenute, ci state sfruttando e facendo ammalare, ma noi ora non ve lo consentiremo più. Siamo qui, siamo tanti, dovete fare i conti con noi. Non vogliamo più subire decisioni prese dall’azienda coi rappresentanti sindacali se questi non si confrontano con noi. Consideriamo il risultato ottenuto una vittoria schiacciante.
Ci prepariamo all’autunno. Ci sono le elezioni RLS e carne al fuoco ce n’è tanta. Il comitato dei lavoratori è diventato una forza da cui sigle sindacali e azienda non possono prescindere.