Per il presidente di Banca Italia, Visco, possiamo tranquillamente continuare a morire di fame.
Il presidente di Banca d’Italia, Visco, ha dichiarato che “ si deve evitare la rincorsa prezzi- salari”.
Usando una nota espressione popolare, Visco mente sapendo di mentire.
Avendo studiato economia sa bene che le dinamiche che portano all’aumento della inflazione non sono gli aumenti salariali, ma ben altre.
Tanti anni fa, Marx, in “ salario, prezzo e profitto “, l’ha spiegato molto bene.
Marx ha spiegato che un aumento generale del livello dei salari provocherebbe una caduta generale del saggio generale del profitto, ma non toccherebbe, in linea di massima, i prezzi delle merci. Aggiunge che la tendenza generale della produzione capitalistica non è di elevare il salario normale medio, ma di ridurlo.
Anche senza scomodare il buon Karl Marx, vediamo quotidianamente cosa sta succedendo da qualche settimana.
Con la scusa della guerra il costo dei prodotti energetici sono andati alle stelle, ma sia il ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, sia il presidente di confindustria, Carlo Bonomi, hanno “allegramente” sottolineato che si tratta di pura speculazione dei mercati. Nonostante ciò, invece di intervenire per bloccare queste speculazioni, il governo ha fatto un taglio delle accise ( tasse ) sulla benzina. Incassando meno soldi, il governo taglierà altri servizi, ma gli speculatori continueranno a fare grossi profitti.
L’aumento della inflazione in Italia, come in Germania, come in Inghilterra o negli Stati Uniti, è dovuta alla speculazione capitalistica Internazionale, ma soprattutto dal fatto che le banche centrali di tutto il mondo hanno riversato nell’economia mondiale migliaia di miliardi per tentare artificialmente di uscire dalla crisi di sovraproduzione del 2008, prima e poi dalla pandemia del 2020 che ha visto il crollo del Pil mondiale del 10%.
I salari, seguono le crisi economiche e quando la lotta di classe è alta ed il sindacato all’altezza, i lavoratori riescono ad ottenere dei risultati, a migliorare le proprie condizioni di vita.
Siamo in una fase storica cruciale. A livello internazionale si inizia a vedere un risveglio della classe lavoratrice (in tutti i continenti), in particolare negli Stati Uniti, dove da mesi si susseguono lotte e processi di sindacalizzazione come non se ne vedevano da decenni.
La CGIL sembra aver perduto completamente la rotta ed i rinnovi contrattuali, quando li si firmano, sono altamente al di sotto delle necessità dei lavoratori, come si evince dal rinnovo del Trasporto Pubblico Locale, o anche da quello dell’igiene ambientale, ultimi in ordine di tempo.
Forse, Visco si è accorto che la campagna lanciata da qualche settimana da “ Giornate di Marzo”, area di alternativa in CGIL e che andrà avanti ancora per molto tempo, inizia a prendere piede tra i lavoratori.
Seppur uno strumento di difesa dei salari, in un momento di grave crisi, di attacco alle condizioni di vita di noi lavoratori, ci si rende conto che uno strumento come la scala mobile dei salari, è uno strumento importante !
Per questo motivo e molti altri, non ci fermeremo finché la CGIL tutta sarà costretta a farsene carico, finchè governo e padroni saranno obbligato ad accettarla. Ma sarà solamente un punto di partenza.