Contratto metalmeccanici: È ora di lottare
Sono passati più di tre mesi da quando oltre 360mila lavoratori hanno approvato la piatta forma per il rinnovo. Ricordiamo alcune delle princi pali richieste contenute:
• Aumento di oltre 150 euro, cioè circa l’8 per cento sui minimi tabellari.
• Aumento a 700 euro (degli attuali 485) dell’e lemento perequativo e la sua estensione a tutti i lavoratori che non godono di un contratto aziendale.
• Limitazione del lavoro precario con l’inserimento di meccanismi di stabilizzazione, pari condizioni per i dipendenti degli appalti.
• Clausola sociale, cioè la garanzia del posto di lavoro, nei cambi d’appalto.
Una piattaforma che, chi sottoscrive quest’ap pello ha sostenuto, e che, pur avendo punti critici, è stata vista con favore dai lavoratori dopo che il precedente contratto aveva visto un aumento mise revole (30 euro nel triennio). E non a caso i padroni vantano un +40 per cento di profitti dal 2015.
Ora il contratto è scaduto, e nei primi incontri i rappresentanti di Federmeccanica hanno già preso una posizione di rifiuto sulla richiesta salariale.
Siamo quindi in un momento decisivo. Anziché inseguire tavoli di trattativa inconcludenti, i dirigenti sindacali devono venire nelle aziende e discutere
come iniziare al più presto la mobilitazione.
Una piattaforma avanzata richiede una mobilita zione adeguata, non si può improvvisare. Tanto più che il problema salariale riguarda anche molte altre categorie: gli alimentaristi sono come noi in fase di trattativa per il rinnovo del contratto, sono anche scaduti il contratto della logistica, del trasporto pubblico, della scuola, dei lavoratori pubblici. E se qualche sindacalista pensa di potersi acconten tare degli spiccioli di sgravi distribuiti dal “governo amico”, se lo levi dalla testa: aumento salariale significa che i soldi invece di andare ai profitti vanno ai lavoratori! Il resto sono solo partite di giro.
Dobbiamo unire le forze e lottare tutti insieme. I padroni non vogliono concedere nulla, piangono miseria e il loro più grande desiderio è sman tellare il contratto nazionale in tanti contratti di settore, come ha fatto la Fiat col contratto dell’auto o come è accaduto nella grande distribuzione. Non possiamo tardare ulteriormente. Si dia avvio immediatamente ad una campagna a tappeto di assemblee, si proclami il blocco dello straordinario, i primi pacchetti di ore di sciopero e si costitui scano coordinamenti di delegati a vari livelli (terri toriali e nazionale) che rendano la mobilitazione più efficace. Si prepari il terreno per la proclama zione di uno sciopero generale della categoria che segni il salto di qualità nell’avvio di questa nuova stagione di lotte.
È tempo di fare come in Francia!
È tempo che i lavoratori riprendano la parola e le piazze!
Per adesioni: eoradilottare@gmail.com
Prime adesioni:
Paolo Brini (Comitato Centrale Fiom), Gianplacido Ottaviano (Assemblea Generale Fiom – Rsu Bonfiglioli Bo), Davide Bacchelli (Rsu Ima – Direttivo Fiom Emilia Romagna), Luca Ibattici (Rsu Spal Reggio Emilia – Direttivo Fiom Reggio Emilia), Diego Sabelli (Rsu Elt – Assemblea Generale Fiom Lazio), Domenico Loffredo (Operaio Fca – Pomigliano Direttivo Fiom Campania), Vincenzo Chianese (Rsa Ergom – Direttivo Fiom Campagnia), Davide Ledda (Operaio Cft Parma – Assemblea Generale Fiom Emilia Romagna), Filippo Agazzi (Rsu Ggi Spa Fiom Parma), Ferdinando De Marco (Rsu ER Sistemi Sano Polo di Torrile Fiom Parma), Gian Pietro Montanari (Rsu Toyota Bologna), Gianluca Sita (Rsu Fiom Ima – Assemblea Generale Fiom Bologna) Domenico Minadeo (Rsu Fiom Metaltarghe – Direttivo Fiom Bologna), Massimo Pieri (Rsu Tas spa – Direttivo Fiom Bologna), Marco Mussini (Rsu Corghi – Direttivo Fiom Reggio Emilia), Luca Paltrinieri (Rsu Netscout – Direttivo Fiom Modena), Giuseppe Violante (Rsu Maserati – Direttivo Fiom Modena), Luca d’Angelo (Rsu TR – Direttivo Fiom Modena), Giuseppe Faillace (Rsu Motovario – Direttivo Fiom Modena), Christian Febbraro (Rsu Dgs Spa – Direttivo Fiom Genova), Fiammetta Fossati (Rsu Fiom Etipack Milano),
Rsa Fiom Ferrari Modena, Rsu Fiom Motovario Modena, Francesca Corcione (Rsu Wam Modena), Mino Carrozzo (Rsa Maserati Modena), Luca Lanzi (Rsu Manitou Modena), Mario Ipocoana (Angelo Po’ – Direttivo Fiom Modena), Gennaro Sorrentino (Titan – Direttivo Fiom Modena), Silva Benedetti (Lag – Direttivo Fiom Modena), Raffaello Signoriello (Otis – Direttivo Fiom Modena), Gennaro Fedele (Rsa Fiom Cnh Modena), Giuseppe Amodeo (Rsu Bosch Modena), Serdal Bazencir (Rsu Bosch Modena)